Quando i colombi scomparvero

di Sofi Oksanen

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1941, l’Estonia è comunista. Due cugini, l’intrepido Roland e il pavido Edgar, hanno disertato le file dell’Armata Rossa per unirsi alle brigate partigiane dei Fratelli della foresta e opporsi all’occupazione dei russi. Ma all’arrivo dei nazisti, che prendono possesso delle terre e cacciano i nazionalisti estoni, le strade dei due giovani si separano: Roland, devastato dalla morte misteriosa di Rosalie, l’amore della sua vita, viene rinchiuso in un campo di lavoro, mentre Edgar, ritrovata la moglie che non ama, finisce per assumere una nuova identità e diventa Eggert, collaborazionista dei nazisti.
1963, l’Estonia è di nuovo sovietica. I vecchi partigiani del regime tedesco sono braccati per fare pulizia nel paese. Il compagno Parts è incaricato di scrivere una cronaca dei misfatti dell’occupazione nazista per glorificare il regime al potere. Ma durante le sue ricerche s’imbatte in un diario compromettente che sembra essere appartenuto a Roland.
Occupazione, resistenza e collaborazione sono le molle di questo romanzo potente, ambientato in un’Estonia invasa a turno dai sovietici e dai nazisti. Per rispondere ai drammi della storia, ciascun personaggio dovrà scegliere il proprio cammino. Roland, il giusto, combatte senza tregua l’invasore; suo cugino Edgar, un vero camaleonte, sposerà come sempre l’ideologia al potere.
Ma chi sarà il vincitore di questa lotta accanita?

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Sofi Oksanen

Sofi Oksanen è nata nel 1977 in Finlandia, ma è di origine estone. Scrittrice e drammaturga, ha esordito nel 2003 con Le vacche di Stalin (Guanda, 2012), finalista al Runeberg …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 21 Maggio 2014
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 368
  • Prezzo: 18,05 €
  • ISBN: 9788807030987
  • Genere: Narrativa
  • Traduttore: Nicola Rainò
Sofi Oksanen: Babbo Natale parla finlandese

Sofi Oksanen: Babbo Natale parla finlandese

Discorso di apertura di Sofi Oksanen alla Fiera del Libro di Francoforte, 7 ottobre 2014. "Fredrika Runeberg credeva, come John Stuart Mills, che le donne e gli schiavi potessero raggiungere la consapevolezza di sé soltanto una volta ottenuta la libertà. Questo riguarda anche la lingua. Solo la parola libera vola."