Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Dove sta la coscienza nel mondo fisico?”
Nel cercare una nuova chiave di interpretazione del mondo che ne spieghi l’apparente “stranezza”, Laszlo, scienziato e presidente del Club di Budapest, ci indica un percorso che la scienza da tempo ha dimenticato, rivolto a riscoprire l’universo come un’entità unificata, un mondo rispiritualizzato. Infatti, secondo l’Autore, tutti gli aspetti e le dimensioni del cosmo – dall’atomo alle galassie, dall’anima al cervello, dalla nascita alla morte – sono connessi e integrati tra loro, in maniera non così dissimile dalle visioni spirituali della realtà proprie dell’induismo e delle religioni dei nativi americani. Da qui, l’invito a tradurre questa integrità e coerenza dell’universo, questa riscoperta del sacro universale, in decisioni consapevoli, frutto di una morale umana derivata da un cosmo “reincantato”. “Il nostro non è più quel genere di mondo che il buon senso comune si aspetterebbe: un mondo semplice e ordinato in cui le cose si comportano come oggetti materiali solidi e sono qui oppure lì... Certo è vero che tali condizioni valgono nelle nostre immediate vicinanze, ma si rivelano essere limitate a determinati ordini di grandezza e ampiezza, e a determinate dimensioni di velocità. Oltre queste dimensioni, il mondo si fa sempre più strano.”
Ervin Laszlo, filosofo delle scienze e teorico dei sistemi, si è occupato anche di teoria generale dell’evoluzione. È nato nel 1932 a Budapest, in Ungheria e ha debuttato all’età di …