Walter Benjamin ha ipotizzato e mai tentato un confronto tra Proust e Kafka. È quanto questo libro si propone indagando su quel punto d’intersezione dei due autori, che illumina in modo nuovo l’opera di entrambi. Questo punto è l’estremismo della loro scrittura, un ‟assalto al limite”, come ha scritto Kafka, che li conduce a esplorare paesaggi incogniti in cui emergono profeticamente figure che oggi si definiscono del ‟postumano”, figure abissali, figure di morte. La loro esplorazione è così audace da spingere la letteratura al di là di se stessa, fino a scoprire le questioni radicali che superano qualsiasi definizione di genere e che si impongono come le immagini e un pensiero che coinvolgono e sconvolgono la nostra stessa idea di modernità. È la loro stessa forza che spinge questo libro ben al di là delle letture e delle interpretazioni che hanno tentato, spiegando Proust e Kafka, di ‟dominarli” e di suturare così la lacerante urgenza che essi esprimono.