Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Appassionato e destabilizzante, questo libro torna di continuo a visitarmi” Richard Ford
Un giovane uomo e una madre persa da tempo. A riunirli, infine, la morte di lei, avvenuta lontano, in una Bucarest che l’aveva portata via da casa e dall’affetto del figlio per inseguire un sogno di rivalsa, lo stesso di molti italiani partiti alla conquista dell’Est dopo il crollo del blocco comunista. Lo stesso di tanti, con l’ambizione due volte scandalosa, per una donna, di provare a essere felice. “Mi avevi disegnato il mondo sopra un foglio, la sera prima, e mi avevi fatto vedere dove andavi. Noi siamo qui, avevi detto, e domani io sarò in questo punto quaggiù. Avevi tracciato una riga con un pennarello rosso che partiva da casa e arrivava fin lì. È un ponte, dicevi, è come passare dall’altra parte del fiume.” Ripercorrendo il tragitto che l’ha portata via, osservando i medesimi paesaggi, occupando i luoghi in cui lei stessa ha vissuto il tempo della loro distanza, Lorenzo cerca di ridisegnare il volto di una donna il cui ritratto elusivo è diventato negli anni sempre più indecifrabile. Un tentativo, in extremis, di ricostruire un ponte che possa finalmente riunire le due metà dell’esistenza di una madre. La struggente lettera di un lungo addio che un figlio non può mai scrivere davvero.
“Ha l’intensità, la purezza lirica, la bellezza di un’opera in cui l’autore abbia lasciato maturare a poco a poco il proprio sentimento della vita o, di essa, la propria esperienza.” Franco Cordelli, “Corriere della Sera”
Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975. È autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007, Feltrinelli UE 2021; premi Super …