Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
di Italo Svevo
Pubblicato nel 1898, Senilità passò inosservato nella prima edizione e venne riscoperto soltanto nel 1927, dopo il successo di 'La coscienza di Zeno'. Prediletto da Joyce, da Montale e da Valery Larbaud, è forse il più lacerante e misterioso dei tre romanzi di Svevo, e basterebbe da solo a collocare lo scrittore triestino ai vertici della narrativa europea novecentesca. "Doppiando il fantasma che è al cuore di qualsiasi fare artistico, nella lotta amorosa, al cui cuore c'è pure fantasma - come scrive Del Giudice nell'Introduzione - Svevo riuscì a comporre l'unico romanzo d'amore 'moderno' che abbiamo in Italia a cavallo del secolo, quello in cui per la prima volta viene dolorosamente in chiaro come la forma dei rapporti amorosi non possa più sostenere la vitalità del fantasma, la dirompenza del sogno e del desiderio."
Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz) nasce a Trieste il 19 dicembre 1861 in una benestante famiglia ebraica, da madre friulana e padre tedesco, compie gli studi medi in Baviera, …