Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Governare non è lo stesso che regnare, e non equivale neppure a comandare o dettare legge”
In questo corso, Foucault analizza la nascita del “governo della vita”. Il problema che si pone infatti agli albori della modernità è come governare e razionalizzare fenomeni naturali quali la salute, l’igiene, la natalità, la longevità, la “razza” delle popolazioni. Qui si osserva l’emergere del paradigma della “sicurezza” e delle tecnologie di governo destinate a regolamentare i flussi e la mobilità delle popolazioni: cioè quel “disciplinamento della vita” che si impone come correlato indispensabile del “laissez-faire” liberista. Nel procedere del corso, il tema iniziale delle tecnologie della sicurezza lascia il campo all’indagine sulla genesi dello stato moderno e sulle procedure messe in atto per assicurare il “governo degli uomini”. Due sono i momenti fondamentali: l’invenzione da parte del cristianesimo di una forma di potere totalmente estranea al mondo greco-romano, che si arroga il compito di guidare gli uomini verso la salvezza dettandone la condotta individuale, e la formazione di una “governamentalità politica”, che inscrive la condotta degli individui nell’esercizio di un potere sovrano. Dalla pastorale cristiana alla ragion di stato, allo stato di polizia, secondo un cammino bifronte, insieme individualizzante e totalizzante, che consente allo stato moderno di insediarsi.
Michel Foucault (1926-1984) è stato filosofo, archeologo dei saperi, saggista letterario. Autore di opere di importanza fondamentale per il pensiero contemporaneo, ha insegnato al Collège de France dal 1971 alla …