Spesso sono felice

La narrazione a tratti poetica e delicata, in altri scarna e cinica proprio come la nostra esistenza, cattura l'attenzione da subito perché ci fa scivolare in quello che apparentemente è un vissuto normale e banale, ma in realtà cela vicende ed emozioni quasi da romanzo giallo.

Un ritratto di vecchiaia femminile che si sbarazza di tutti gli stereotipi attuali sulla terza età, e sulla terza età delle donne in particolare.

Quello che deve succedere, succede dalle parti di Bolzano, durante la vacanza sulla neve che cambierà per sempre il destino di Ellinor, la donna che con la sua voce accompagna il lettore...

Coccolatevi con questo piccolo gioiello danese, non ve ne pentirete.

Grøndahl scava nell'intimità.

Fai ciò che vuoi: non è mai troppo tardi.

Uno dei più memorabili ritratti di donna della narrativa recente.

Un romanzo sull'amore e sulle relazioni familiari.

L'autore affronta il tema della convivenza multietnica in un romanzo che è anche un inno alla forza di cambiare.

Può una donna decidere di cambiare vita a 70 anni? Ellinor è convinta di sì. Appena rimasta vedova abbandona gli agi di un quartiere di lusso a Copenaghen per tornare in quello operaio dove ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza. Nei suoi ricordi anche un terribile segreto.

Lo scrittore danese si cala nella mente della sua protagonista domandandosi: «Può una donna cambiare vita a settant'anni?».