Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“‘Anima’ è una parola che la tradizione ha reso venerabile: immortale nel linguaggio religioso, evocativa in quello dei poeti, fondamentale in quello psicologico, che senz’anima non saprebbe di che cosa occuparsi, essenziale nelle cose d’amore, dove nessuno vuole essere amato solo per le fattezze del proprio corpo. Eppure a questa parola non corrisponde assolutamente nulla.
Se l’anima non esiste, esiste però l’idea di anima, che, contrariamente a quanto i più pensano, non è nata nella tradizione giudaico-cristiana, ma nella cultura greca, responsabile del dualismo anima e corpo, che ancora condiziona la cultura occidentale sia in campo religioso che in quello psicologico.
In questo testo vedremo passo passo come questa idea e nata e come si è strutturata, creando più problemi di quanto si pensava di poterne risolvere con la sua introduzione.”
Umberto Galimberti
Umberto Galimberti ha qui raccolto, ordinandole e rielaborandole, le pagine più significative che nel corso degli anni ha dedicato all’anima. Si tratta di pagine sparse nei suoi libri, tutti editi da Feltrinelli, e in particolare: Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), Gli equivoci dell’anima (1987), La casa di psiche (2005), Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (2012).
Numero caratteri: 220332
Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario …