Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
VOLUME UNDICESIMO. La fondazione della Repubblica e la ricostruzione. 1945-1950
“Il grande sviluppo industriale non eliminò lo squilibrio tra Nord e Sud, ne mutò alcuni caratteri”
Dalla Liberazione alla Repubblica - La rottura dell’alleanza antifascista. La costituzione repubblicana - Il consolidamento del potere democristiano e la ripresa del capitalismo industriale. Considerazioni finali: l’Italia del passato - l’Italia moderna.
Salutata ogni volta all’apparire dei singoli volumi che la compongono da un caldo e crescente successo di critica e di pubblico, la Storia dell’Italia moderna di Giorgio Candeloro ha ormai un grande e incontestato rilievo nella storiografia italiana e non solo italiana del dopoguerra. L’ininterrotta, meritoria fatica dell’Autore ha dato vita a un’opera di carattere generale, non rigidamente specialistica, ma costantemente a un alto livello scientifico, che ha acquisito in questi anni “una funzione insostituibile, di permanente riferimento per la conoscenza del modo col quale si è venuto formando il nostro paese” (Ernesto Ragionieri). Quella di Candeloro – secondo un giudizio che Paolo Spriano formulò nel 1968 e che i fatti hanno confermato – è “un’opera che resterà”.
Giorgio Candeloro (Bologna, 1909 - Roma, 1988) è stato uno dei maggiori storici italiani e ha preso parte alla Resistenza. Docente universitario, dopo ricerche di storia del pensiero politico si …