Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
"Scrivere oggi una storia dell'Italia unita significa tentare di dare una risposta 'storica' che oltrepassi la contingenza della cronaca, a queste domande tratte dalla cronaca: perché la crisi economica che ha investito in questi ultimi anni tutto il mondo capitalistico ha acquistato da noi aspetti particolarmente acuti? Perché alla crisi economica si accompagna una crisi dello stato in misura assai più accentuata che altrove? Perché, insomma, l'intenso sviluppo economico degli anni precedenti, più che irrobustire il sistema, sembra avere disgregato la società, indotto una crisi morale, paralizzato l'azione di governo e reso addirittura fatiscente lo stato? Esistono delle 'tare' storiche all'origine di tutto questo?" Partendo da questa premessa, l'Autore traccia una storia dell'Italia moderna dalla formazione dello stato italiano nel 1861 ai giorni nostri, tentando di individuare queste 'tare' tipiche italiane. Una di esse, riconosciuta come la fondamentale, è - secondo l'Autore - la mancanza di una solida classe egemone, che ha come corollario la disgregazione o la scarsa omogeneità delle altre classi.
Giampiero Carocci, nato nel 1919, è uno dei più autorevoli storici italiani e si è occupato soprattutto di storia dell’Italia del XX secolo. Tra le sue opere: Agostino Depretis e …