Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Una potente miscela di storia, finzione e gioco letterario.” Los Angeles Times
Joseph Conrad trasmutava le proprie esperienze in straordinarie narrazioni. Ma se Nostromo fosse invece nato dal fortuito incontro con un esiliato come lui? Giunto a Londra in fuga dalla Colombia, José Altamirano si imbatte in un Conrad alla disperata ricerca di ispirazione. Il colombiano racconta al polacco la propria storia e quella del suo paese: le rivoluzioni eroiche, certo, ma anche le battaglie sanguinose, la politica fraudolenta e i più privati tormenti che lo affliggono. Un racconto che risolve l’impasse dello scrittore e che, sotto la sua penna, diverrà un capolavoro, completamente differente però dalla storia ascoltata. Alla morte di Joseph Conrad, Altamirano decide di riappropriarsi di se stesso e dell’anima del proprio paese, scrivendo a sua volta un racconto ricco di violenze, guerre, persecuzioni, epidemie, popolato da avventurieri, politici corrotti e generali crudeli; dove il tentativo di scavare un canale interoceanico nella giungla tropicale si conclude con il fallimento finanziario e politico da cui nascerà la Republica de Panamá. Ma c’è anche la storia di un padre stravagante, giornalista accecato dal progresso, che si intreccia a quella del figlio che lo sta cercando. Vásquez ci porta dalla fiorente Londra del ventesimo secolo alla furia senza legge di una lussureggiante Panama, in una ricerca labirintica per reclamare il passato – quello di un paese, e di un uomo.
Juan Gabriel Vásquez è nato a Bogotà nel 1973. Scrittore sudamericano di primissimo piano, tradotto in sedici lingue, ha conseguito un grande successo internazionale di critica e di pubblico con …