Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“La voce femminile più esplosiva della nuova generazione di autori israeliani” Il Venerdì di Repubblica
Eitan Green, persona onesta e ottimo medico, ha una vita quasi perfetta: sposato con una bellissima poliziotta, è padre di due ragazzi. I suoi unici problemi sono i turni di lavoro estenuanti e il trasferimento forzato a Beer Sheva, città del Sud di Israele dove la polvere aleggia nell’aria e si insinua in ogni piega. Finché una notte, guidando la sua jeep a tutta velocità nel deserto, colpisce qualcosa. È un uomo, un migrante africano, ormai in fin di vita: Eitan Green fugge la scena. Ma certi errori sono impossibili da eludere, e l’uomo ne ha la prova quando una donna eritrea bussa alla sua porta il giorno successivo, porgendogli il portafogli perso sul luogo dell’incidente e domandando un prezzo per il proprio silenzio. Quello che la vedova della vittima vuole da Eitan non è denaro, ma qualcosa che distruggerà la sua sicura, calma esistenza e lo trascinerà in un mondo di segreti e bugie dalle conseguenze impreviste.
Con questo romanzo Ayelet Gundar-Goshen conferma il suo talento, costruendo un dramma avvincente, pieno di suspense e dilemmi etici, che metteranno in discussione la moralità di ogni lettore.
Ayelet Gundar-Goshen è nata in Israele nel 1982. Attivista per l’Associazione per i diritti civili, insegna all’Università di Tel Aviv e all’Holon Institute of Technology. Con Una notte soltanto, Markovitch …