Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
"Razzi" e "Il mio cuore messo a nudo " sono sempre stati pubblicati sotto il titolo sviante, un vero e proprio fardello che la critica si trascina da quasi un secolo, di "Diari intimi". "Povero Belgio" è sempre stato considerato un frammento di opera incompiuta, da lasciare all'esposizione specialistica, e come tale è inedito in Italia. Si tratta invece del progetto unitario di un'opera nella quale Baudelaire intendeva andar oltre tutto quanto aveva scritto fino a quel momento, in prosa e in poesia. Questa doveva essere la sua opera assoluta: un'opera in cui la passione del soggettto per il mondo (il cuore messo a nudo) doveva riflettere il mondo stesso nelle sue più laceranti contraddizioni. Odio, gioia, rancore, ansia d'infinito e senso di claustrazione si alternano in un tono che, ha detto Proust, non ha uguali dopo quello dei profeti d'Israele.
Ma quest'opera non è solo questo: non è solo questa grandezza che Nietzsche e Valéry riconobbero subito. Nel suo andamento frammentario quest'opera è forse il modello della forma che la riflessione ha assunto nella modernità: una riflessione capace di uscire dai codici conoscitivi noti, per avventurarsi, con una prosa mobile e mutevole, nelle contraddizioni che solcano il soggetto e il mondo. Questa edizione è completata dagli abbozzi delle "Lettere di un atrabiliare", dai frammenti del "Carnet" e dalle "Notizie autobiografiche".
Charles Baudelaire (1821-1867) è stato scrittore, poeta, giornalista, saggista e traduttore. Capostipite dei "Poeti maledetti", anticipatore del Decadentismo, le tematiche affrontate nelle sue opere sono sempre legate ai rapporti tra …