Un paradiso perduto

Dall'Universo Delle Leggi Naturali Al Mondo Dei Processi Evolutivi

di Marcello Cini

Nelle nostre società complesse, scienza e tecnologia hanno un ruolo di sempre maggior rilievo. La bioetica, i nuovi mezzi di comunicazione di massa, le tecnologie interattive sono solo alcune delle sfide che ci fronteggiano. "Un paradiso perduto" è una straordinaria guida per addentrarsi in questi territori apparentemente remoti. Non un testo tradizionale di divulgazione, né un saggio per addetti ai lavori, ma una preziosa opera critica.
Marcello Cini, fisico e lucidissimo critico della scienza, passa in rassegna le principali visioni che nella storia recente hanno dominato la pratica scientifica per poi discuterne il valore sociale e, in ultima analisi, politico. Non solo: l'affresco sulla scienza condotto dall'autore sfocia in una proposta su come istruire in futuro i rapporti tra società e comunità scientifica e su come mettere a punto una politica della scienza "capace di salvaguardare al tempo stesso la libertà dei ricercatori e il diritto dei cittadini a non subire passivamente le eventuali conseguenze nocive di decisioni prese a loro insaputa".
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Marcello Cini

Marcello Cini (1923-2012), fisico e ambientalista, per tutta la vita ha svolto ricerche nell’ambito della meccanica quantistica, delle particelle elementari e dei processi stocastici. Il suo interesse per la storia …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 28 Gennaio 1994
  • Collana: Campi Del Sapere
  • Pagine: 312
  • Prezzo: 18,05 €
  • ISBN: 9788807101694
  • Genere: Saggistica, Università
Le centrali nucleari? ‟Sono impianti insicuri e costosi”. Intervista a Marcello Cini

Le centrali nucleari? ‟Sono impianti insicuri e costosi”. Intervista a Marcello Cini

‟Mi verrebbe da dire che è una berlusconata, come il ponte sullo Stretto o le altre grandi opere promesse dal governo. In realtà siamo di fronte a un fatto grave: all’idea, cioè, che si voglia risolvere un problema importante e decisivo come quello energetico con le solite sparate propagandistiche… Non è con questa tecnologia che si affrontano i problemi dell’energia e del declino industriale nel nostro Paese. Questo presuppone una cultura del gigantismo che andava di moda negli anni ‘50. E non tiene il discorso che il nucleare non inciderebbe sull’effetto serra: anche altre fonti garantirebbero energia pulita e rispetto per l’ambiente…”