E' una donna, la forza della natura di cui dice il titolo, una donna particolare: esuberante, curiosa, trasgressiva più per vocazione naturale che per scelta, una donna abituata a vivere d'istinto che si apre lentamente alla consapevolezza. Ma Hillela è anche il filo lungo il quale si snoda una vicenda in cui la tematica cara a Nadine Gordimer già affrontata nei suoi precedenti romanzi torna a riproporsi filtrata da una maestria narrativa che in questo libro raggiunge forse la sua punta più alta. In quella fusione di pubblico e privato che è uno degli aspetti caratteristici dell'autrice, la storia di Hillela, il suo distacco dalla famiglia borghese, la partecipazione sempre più attiva alle lotte che sconvolgono il Sudafrica, l'esilio e le sue scelte sentimentali procedono di pari passo con l'evolversi di una vicenda che affonda le sue radici nella storia attuale, ma che la trascende per proiettarsi in una dimensione fantastica dove i conflitti trovano soluzione e gli ideali possono essere realizzati. E così Hillela, donna nuova, vedrà al nascita di un Sudafrica nuovo, uno Stato da lei attivamente voluto e in cui, accanto al marito, si troverà a occupare una delle posizioni chiave.