Il giallo classico e le sue interpretazioni contemporanee
Come mai ci piace così tanto leggere libri gialli?
“Lei è un’enciclopedia ambulante del crimine”
Pubblicato nel 1887, Uno studio in rosso è il primo romanzo (di quattro) in cui compare a tutto tondo il personaggio di Sherlock Holmes. Affiancato dal medico John Watson, congedato dall’esercito per una ferita, l’investigatore inglese si contraddistingue per le straordinarie competenze in chimica e anatomia e l’incredibile capacità deduttiva, messa in atto a partire da pochi particolari fisici o da dettagli relativi all’abbigliamento. Uno studio in rosso si incentra sul misterioso omicidio di un uomo, trovato morto in una casa con accanto un anello nuziale da donna e la scritta “Rache” (vendetta, in tedesco) sul muro. In questo primo romanzo sono già presenti quasi tutti gli elementi che renderanno immortale la figura di Sherlock Holmes: la città di Londra avvolta in una nebbia fitta e impenetrabile, il compagno di avventure Watson, emblema del punto di vista dell’uomo comune, e chiaramente lui, Holmes, che in breve tempo comincerà a vivere di vita propria, tanto da ispirare una sterminata produzione cinematografica e televisiva.
Sir Arthur Ignatius Conan Doyle (Edimburgo, 1859 - Crowborough, 1930) fu autore molto prolifico e contribuì a fondare o reinventare generi che spaziano dal giallo al soprannaturale, dalla fantascienza al romanzo …
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