Marco ha studiato filosofia e ha smesso. Ha lavorato nelle toilette di un autogrill e ha smesso. Ha convissuto con una ragazza e ha smesso. Ha voluto una famiglia e ha smesso di volerla. Ora lavora in una pizzeria e già non ne può più. Cerca casa e la trova in condivisione con Chiara, una giovane senz'arte né parte ma con molti, troppi amici e soprattutto con una spiccata propensione a consumare in una notte, con l'ingenuità di un cuore facile, un grande amore dopo l'altro. È allora che a Marco viene l'idea: e se questi ‟grandi amori” glieli procurassi io, dietro adeguato compenso? Detto, fatto. Mentre le giornate se ne vanno, fra il puzzo di pesce e l'orrore dei mangianti, le notti portano quattrini dentro le pagine di un Atlante Geografico De Agostini (il luogo convenuto dove i clienti lasciano le banconote). Ma Marco è veramente un pappone? E Chiara è veramente una prostituta? Per arrivare a una vera risposta bisogna attraversare la ricchezza – davvero sorprendente – del romanzo, dove si incrociano i più bizzarri personaggi (Samantha, un travestito dal cuore d'oro, lo slavo Dragan verde come i suoi detersivi da cucina, il cane Mario – il più fedele compagno di Chiara –, l'implacabile Gestore della pizzeria) e dove, soprattutto, insieme alla storia raccontata prende forma un vero e proprio mondo, con una sua lingua, con una sua ibridatissima filosofia, con una sua smagliante consapevolezza dell'asprezza del vivere. Un vivere che Marco usma – ha un olfatto fuori dall'ordinario – e usmandolo, riconosce come puzza, come fragranza, come speranza. Avvitato in un presente difficile, oscuro (dal ‟mondo” arrivano di tanto in tanto frammenti di notizie tutt'altro che confortanti), Marco è comicamente sospeso fra la bella saggezza di un nonno che ripensa con beatitudine agli anni della guerra e l'oscura ingovernabilità dei propri affetti, della propria morale, delle proprie intenzioni. Siamo oltre il romanzo generazionale: di formazione non si parla più. Archetti ci parla di sopravvivenza e ridendo castiga opinionisti e sociologi.