Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un mix avvincente di filosofia, riflessione personale ed esortazione morale.” The New York Review of Books
Fin dall’antichità filosofi, teologi e artisti hanno tentato di descrivere e classificare le virtù che definiscono la civiltà. Howard Gardner esplora il significato di verità, bellezza, bontà in un’epoca in cui il progresso tecnologico e un diffuso atteggiamento scettico nei confronti della natura umana hanno profondamente scosso la nostra visione morale. Per molto tempo si è parlato di morte delle virtù, ma l’analisi di Gardner ci mostra che, sebbene questi concetti stiano cambiando più velocemente di quanto abbiano mai fatto sinora, essi sono, e rimarranno, pietre angolari della società. Mai come oggi si fa sentire la necessità di criteri per discriminare tra ciò che è vero e ciò che è falso, tra ciò che è bene e ciò che è male, tra ciò che è arte e ciò che non lo è. L’epoca in cui viviamo e il domani che ci attende impongono di saper conciliare e confrontare idee di verità, bellezza, bontà provenienti da diverse culture e diversi contesti, di rispettare percezioni differenti delle cose. Per immaginare il futuro e preparare i giovani e i giovanissimi ad affrontarlo, e per cercare di arrivare a princìpi condivisi.
Howard Gardner insegna Scienze cognitive e dell’educazione e Psicologia alla Harvard University. È direttore del Progetto Zero, un programma sperimentale sui meccanismi dell’apprendimento. Noto in tutto il mondo per i …