Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Primo Novecento. Sigbjørn è studente a Cambridge e sogna di fare lo scrittore, ma è tormentato dall’idea che un romanziere norvegese abbia già scritto non solo il suo grande romanzo, ma perfino la sua vita. Dopo il suicidio filosofico del fratello Tor e una serie di sventure occorse all’azienda navale paterna, Sigbjørn decide di prendere il mare e andare a Nord per raggiungere il Mar Bianco, dove dimora il fantomatico scrittore – doppio? Proiezione? Alter ego? – e capire cosa sarà del suo destino.
Dato per smarrito in seguito a un incendio del capanno dove Malcolm Lowry viveva in Canada e invece conservato tra le carte della prima moglie, Verso il Mar Bianco è il romanzo incompiuto di uno dei grandi scrittori del Novecento.
La storia, ambientata in un clima livido e in un’atmosfera da minaccia biblica, si dipana attraverso una serie di nodi famigliari e sentimentali, fatti di padri opprimenti e amori tormentosi, per distendersi in un’epica navale e, come c’era da aspettarsi dall’autore di un capolavoro come Sotto il vulcano, profondamente letteraria.
“Come potrò vivere senza il mio dolore?”
Malcolm Lowry, nato a Birkenhead, in Inghilterra, nel 1909, da una ricca e morigerata famiglia di commercianti metodisti, nutrì da subito la passione per la vita di mare e per …