Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Un libro importante che esplora il mito del Far West” Marco Belpoliti – La Repubblica
Chicago, 1893, sede dell’Esposizione mondiale colombiana, nell’anniversario dei quattrocento anni della scoperta dell’America. Il giovane Frederick Jackson Turner sale sul podio per esporre la sua relazione su “Il significato della frontiera nella storia americana”. Nello stesso momento Buffalo Bill, il cui nome era già diventato sinonimo di cowboy, si sta esibendo nel suo spettacolo grandioso e popolarissimo, il Wild West. In comune, tra l’uomo di spettacolo e il giovane ricercatore che fonda su una nuova base l’interpretazione della storia nazionale, è la celebrazione della raggiunta grandezza degli Stati Uniti. Bruno Cartosio parte da qui per ripercorrere i fatti della “conquista del West” e raccontarne miti e rappresentazioni. È un viaggio caleidoscopico, compiuto cercando di separare realtà e leggenda, ma al tempo stesso rivelandone gli intrecci e le interdipendenze. Con sguardo critico, Cartosio mostra come la costruzione ottocentesca del mito, poi esportato in tutto il mondo dai western di Hollywood, abbia forgiato l’identità americana, accompagnando e spesso coprendo con la maschera dell’avventura le realtà della violenza anti-indiana, della vita dura di singoli e famiglie, della conquista e dello sfruttamento rapinoso delle risorse di una terra ricca e generosa, e della violenza razziale.
Bruno Cartosio (1943) insegna Storia dell’America del Nord all’Università di Bergamo. Si occupa da anni di storia sociale e culturale degli Stati Uniti. Ha fondato e diretto “Ácoma. Rivista Internazionale …