Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Il libro è nato da un invito che Gillian Anderson ha rivolto alle donne di tutto il mondo, un appello a condividere – in forma anonima – le proprie fantasie sessuali, sensazioni e pensieri intimi e profondi che di rado si esprimono ad alta voce.
Sono desideri onesti, schietti, strazianti, divertenti e decisamente sconci, da cui sono emerse fantasie intense e sfaccettate quanto coloro che le hanno condivise. Lettere di adolescenti che non hanno ancora fatto sesso; di single bloccate nella spirale infinita di approcci online e avventure di una notte; di donne esauste con bambini piccoli; di mogli o compagne con lunghe relazioni alle spalle, frustrate dalla solita routine; di transgender e persone non binarie; di ultrasessantenni alle prese con la scoperta del sesso dopo la menopausa. Fantasie di sottomissione e di gruppo, altrimenti difficilmente confessabili, anche nell’intimità della coppia.
Cosa scopriamo? Che nella libertà dell’anonimato possiamo lasciarci andare, essere la nostra versione migliore, la più sexy, la più erotica e disinibita, che possiamo smettere di preoccuparci dei nostri corpi, dei tabù religiosi e dei condizionamenti sociali, e che è incredibilmente salutare e catartico condividere
le proprie fantasie, perché solo nelle nostre fantasie possiamo abbandonarci alle voglie e agli impulsi
più segreti, piacevoli e trasgressivi.
In una fantasia non ci serve il permesso di nessuno. Possiamo decidere di fare quello che vogliamo, con chi vogliamo, quando vogliamo. Senza paura,
senza giudizi o conseguenze.
Come si sentono le donne riguardo al sesso quando hanno la possibilità di essere completamente libere?