‟Persino là, accanto ai camini, nell'intervallo tra i tormenti c'era qualcosa che assomigliava alla felicità…" Scrivere dopo Auschwitz. Imre Kertesz dialoga con Alessandra Orsi su Essere senza destino al ‟Festivaletteratura” 2003 di Mantova
Essere senza destino di Imre Kertész
"Non esiste assurdità che non possa essere vissuta con naturalezza e sul mio cammino, lo so fin d'ora, la felicità mi aspetta come una trappola inevitabile. Perché persino là, accanto ai camini, nell'intervallo tra i tormenti c'era qualcosa che assomigliava alla felicità. Tutti mi chiedono sempre d…