Tramite uno stile letterario nitido e versatile, ad amplissimo spettro, in Romanzo senza umani Paolo Di Paolo coniuga la sfida quanto mai attuale del romanzo sul cambiamento climatico con la ricerca esistenziale del suo protagonista, trovandone una chiave personalissima ed efficace: lo smarrimento del protagonista, Mauro Barbi, la sua incapacità di vedere gli altri, e in qualche modo anche sé stesso, ma per contro anche la sua capacità di interrogarsi costantemente, la possibilità di una trasformazione interiore.

È il quinto romanzo che Di Paolo pubblica con Feltrinelli e ha avuto una notevole accoglienza da parte dei lettori  e della critica. Il regista Gianni Amelio, nel testo con cui ha accompagnato la candidatura, scrive: «Con una lingua letteraria che colpisce per intensità, nel suo Romanzo senza umani Paolo Di Paolo affronta ancora una volta, e in modo molto originale, le domande fondanti della sua narrativa, a partire dal valore e dalla sostanza della memoria: “Cosa ricordano, gli altri, di noi?”. Un romanzo stratificato, denso e ironico, che riesce ad attraversare, lungo un viaggio, i nodi di un’intera vita, e un po’ di tutte le vite».

Il romanzo

Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati.
Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti?
Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce?
Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto.
In questo suo Romanzo senza umani, dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni tropicali, le secche della speranza, il gelo che intorpidisce e nasconde. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce.

 

Ne hanno scritto

“Paolo Di Paolo affronta un tema poco esplorato: la memoria è turbamento. C’è chi ricorda troppo, chi ricorda meno, chi non percepisce lo scorrere del tempo. Siamo tutti congelati fra versioni sconnesse del passato. Non è facile leggere la vita mentre accade. Un romanzo magnifico e audace.” André Aciman

“Storie di piccole glaciazioni e vite gelate e insieme irritate. Un libro pieno di idee.” Domenico Starnone

“Un toccante, misterioso, dolcissimo romanzo intorno alla spaventosa incertezza su cui poggia la vita e alla paura che frena le nostre più generose emozioni minandone la possibile felicità.” Sandra Petrignani

“Molto bella l’idea iniziale di questo romanzo di Paolo Di Paolo. L’idea cioè che, in un momento in cui i cambiamenti climatici influiscono quanto mai sulle nostre vite, restituendoci il danno provocato al pianeta, anche le nostre vite personali, minime, umane possano ricevere lo stesso tipo di indagine e di sintesi. Così è uno storico il protagonista che deve riannodare le vite di persone che non sentiva e non vedeva, che manco sa esistano più. È uno che conosce la Storia, insomma, a dover ricostruire la storia.” Valeria Parrella

“Un modo di scrivere unico, originalissimo.” Roberto Vecchioni

“Questo libro ci vede e ci racconta tutti, e tocca corde che sono nostre. La verità è che non c’è un momento, in questo Romanzo senza umani, in cui l’umano non si cerchi con tenerezza in qualcuno o in qualcosa che lo aiuti a capirsi e abbracciarsi. Quest’umano glaciale ma pronto a fondersi insieme a tutto il resto, nel vasto inumano del mondo.” Serenella Iovino

“Di Paolo è nato nel 1983 ed è impressionante come uno scrittore relativamente giovane possa scrivere con una tale lucidità ed eleganza. Un bellissimo romanzo.” Eva-Kristin Urestad Pedersen, “Internazionale”

 

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Paolo Di Paolo racconta la genesi di Romanzo senza umani

 

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Uno dei più grandi attori del nostro teatro, Umberto Orsini, legge una pagina di Romanzo senza umani

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Paolo Di Paolo con Feltrinelli

Romanzo senza umani fa parte di un lungo percorso letterario dell’autore, che pubblica da sempre i suoi romanzi con Giangiacomo Feltrinelli. Di Paolo e i Narratori Feltrinelli camminano vicini da quasi quindici anni.

L’avventura di questo autore inizia nel 2010 con Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi, libro nato dalla collaborazione e dall’amicizia di Di Paolo con il grande intellettuale europeo. Il debutto come narratore è Dove eravate tutti (2011, Premio Mondello e Super Premio Vittorini), a cui segue Mandami tanta vita (2013), romanzo in cui ripercorre la parabola luminosa e drammatica di Piero Gobetti, grande e giovane figura dell’antifascismo. Mandami tanta vita è arrivato in finale al Premio Strega, ha vinto il Premio Fiesole Narrativa Under 40 e il Premio Salerno Libro d’Europa. Nel 2016 esce Una storia quasi solo d’amore e nel 2019 Lontano dagli occhi, vincitore del Premio Viareggio-Répaci. Tutti i romanzi sono disponibili nell’edizione economica e sono stati tradotti in diverse lingue europee.

Romanzo senza umani di Paolo Di Paolo

Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì…

Paolo Di Paolo

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista …