Horacio Verbitsky: Sul voto in Argentina
Scrittore e politologo, Horacio Verbitsky è uno dei principali esponenti del movimento per la difesa dei diritti umani in Argentina. Con i suoi scritti ha più volte denunciato le atrocità commesse dagli uomini che hanno governato il paese durante la dittatura militare e i silenzi di chi li ha coperti negli anni successivi.
Giulietto Chiesa a Radio Popolare sulle relazioni tra Usa e Comunità europea
Giulietto Chiesa, autore di Superclan, intervistato da Bruna Miorelli dai microfoni di Radio Popolare, il 16 aprile 2003, sulle relazioni tra Usa e Comunità europea nel dopoguerra all’Iraq.
La presentazione di Milano dopo il miracolo
Milano attraverso gli edifici, il design, il cinema, la moda, la finanza, la televisione, la pubblicità, la politica. Cinquant’anni di microstorie che contribuiscono a spiegare i macrocambiamenti di una città e la storia di una nazione.
La registrazione della presentazione del 15 aprile 2003 a la Feltrinelli di Milano, con John Foot, Paolo Mereghetti e Stefano Boeri.
Intervista a Gino Strada: ‟Bagdad. Mai visto un disastro simile”
Ci sono momenti in cui è il medico che parla. E la voce di Gino Strada suona
come quella di un uomo che sa essere lucido anche quando intorno si spara.
"Oggi a Bagdad i feriti muoiono nelle moschee, dagli ospedali ormai è
sparito tutto. Da questa mattina ne cercheremo uno che ci dia un minimo di
garanzie di sicurezza e lì rimetteremo in funzione un reparto – dice il
chirurgo dalla capitale irachena –. Ci vorranno un paio di giorni. Poi il
passaparola in città farà il resto. Appena si saprà che c’è un centro
chirurgico di una Ong italiana dove si può essere operati, gli iracheni
verranno a farsi curare".
Un minuto più tardi il chirurgo che da anni ricuce ferite di guerra nel mondo,
dall’Afghanistan alla Sierra Leone, lascia spazio al semplice testimone
oculare: "Non ho mai visto niente del genere – racconta al telefono –.
La città è avvolta dal fumo, piena di incendi, non si respira, Per la strada
regna l’anarchia: oggi qui nessuno sembra al sicuro. I soldati della
coalizione sparano e poi se ne vanno. Nelle vie di Bagdad si incontrano soltanto
cadaveri e sciacalli, tanti sciacalli e purtroppo anche tanti cadaveri. Io credo
che se nel mondo si sapesse quello che accade quaggiù, sarebbe chiaro a tutti
che la guerra è un obbrobrio, è massacrare persone, privarle della dignità,
ridurle alla fame, al latrocinio, al saccheggio, persino dei loro
ospedali".