Conflitti dimenticati: una presentazione

Conflitti dimenticati: una presentazione

Esistono conflitti armati? Sono dimenticati dai principali attori sociali: Istituzioni, mass-media, opinione pubblica, Chiesa cattolica? Per dare una risposta a questi interrogativi, Caritas Italiana ha condotto una ricerca in collaborazione con le riviste "Famiglia Cristiana" e "Il Regno", col supporto scientifico di Francesco Strazzari e Giampiero Giacomello dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e con la collaborazione di altri autorevoli esperti (la SWG di Trieste, Canale Tre di Roma, il Centro Ferrari di Modena, Pierluigi Boda dell’Università di Roma e Andrea Brandani dell’Università di Bologna). Vengono di seguito fornite alcune informazioni sintetiche dei risultati di tale ricerca, pubblicati di recente nel volume I conflitti dimenticati.

Interviste a Enrico Palandri su L'altra sera

Interviste a Enrico Palandri su L'altra sera

Un romanzo di singolare intensità, che si misura con grande talento e sorprendente freschezza con i sentimenti e con la vita.
"I due protagonisti principali sono divorziati. Ma il loro resta un matrimonio, un nodo che non si scioglie. L'amore nel matrimonio è uno strano intreccio di passato e presente, nostalgia e lavoro..."
Intervista scritta al sito Feltrinelli e audio a Fahrenheit Radio3

Intervista a Pierre-Jean Luizard su La questione irachena

Intervista a Pierre-Jean Luizard su La questione irachena

Questo libro offre le chiavi di lettura storiche e politiche per comprendere l’origine dei conflitti attuali riguardanti l’Iraq.

Baudelaire, I fiori del male: nuova edizione e intervista al traduttore

Baudelaire, I fiori del male: nuova edizione e intervista al traduttore

Dopo un lavoro più che ventennale, esce la nuova traduzione integrale de I fiori del male di Charles Baudelaire ad opera di Antonio Prete, intellettuale salentino, docente di letteratura comparata presso l’università di Siena, coordinatore del dottorato di Comparatistica e traduzione letteraria, critico, traduttore e prosatore. La nuova traduzione è condotta sul testo, riportato a fronte, proposto da Claude Pichois nella leggendaria collana francese della Pléiade di Gallimard, edito nel 1975 sulle importanti valutazioni di Jacques Crépet e Georges Blin. Il canzoniere di Baudelaire apparve una prima volta a Parigi nel 1857, guadagnandosi subito un atto di sequestro e una condanna per oltraggio alla pubblica morale e decenza. Il clima, e la giuria, era quello del processo al Flaubert di Madame Bovary. Il testo, epurato, tornò in vendita, e poi, in seconda edizione, nel 1861, con l’architettura voluta dall’autore, che morirà, quarantaseienne, nel 1867, diventando immediatamente un mito per la generazione dei "maledetti" e per la poesia contemporanea.
I fiori del male spalancano l’orizzonte contrastato della modernità e brillano, insieme, della luce composta e conturbante del classico. Con disponibilità, Prete ci conduce nelle pieghe ammalianti del suo Baudelaire. Ascoltiamolo.