Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
Guido Martinotti è stato il più grande studioso italiano di sociologia urbana. Sei lezioni sulla città raccoglie i risultati di una ricerca che ha rivoluzionato il modo di concepire le dinamiche di sviluppo della città, soprattutto alla luce delle sempre crescenti interdipendenze fra i centri e le periferie, dei flussi che legano le città fra di loro a livello globale e delle nuove tecnologie.
Martinotti opera un ribaltamento definitivo delle categorie tradizionali dell’ecologia sociale e guarda alla città come a un sistema complesso estremamente plastico e adattabile. Un grande organismo che rifiuta qualsiasi tentativo di comprensione intenzionato a rinchiuderlo in una teoria rigida e unitaria. Con umiltà e rigore nell’uso dei concetti e della storia, Martinotti ricorda a tutti che bisogna considerare le forme spaziali e le popolazioni insediate in un certo territorio come costantemente interagenti fra loro e come produttrici di configurazioni sociali e spaziali che meritano di essere studiate nella loro singolarità e nella loro contingenza. Perché la città è uno spazio in perenne evoluzione. Al centro dello studio sugli spazi urbani, allora, deve esserci lo studio sugli abitanti.
Con l’esposizione delle “contraddizioni del fenomeno metropolitano”, Martinotti si fa interprete dei mutamenti dell’epoca contemporanea e guarda al futuro degli “urbani” – cioè della quota sempre in aumento di coloro che vivono in città – con disincanto ma senza pessimismo, anzi fiducioso che la conoscenza rigorosa dei fenomeni urbani possa contribuire alla soluzione dei problemi della città. E offre spunti di riflessione fondamentali non solo per i sociologi, ma per tutti coloro che sono attenti alle trasformazioni delle aree metropolitane e alla qualità della vita di chi le abita.
“Se mostriamo a non importa chi l’immagine di una città qualsiasi, essa verrà immediatamente riconosciuta in quanto tale, nonostante le forme e le tipologie urbane siano numerosissime. Esiste però un’altra città che non può essere osservata ed è la società urbana, cioè la città oggetto dell’indagine sociologica, che non solo è reale quanto quella visibile, ma è al tempo stesso artefice e artefatto di quella visibile.”
Guido Martinotti (1938-2012) è stato un sociologo urbano di fama internazionale e ha partecipato alla fondazione dell’Università Milano Bicocca. Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Milano ha proseguito …