La struttura messa in piedi da Gaetano Saya a Firenze con funzioni di ‟intelligence”, in realtà serviva alla formazione di mercenari da usare nelle più sporche e misere faccende.
È morto a Firenze, per un arresto cardiaco, Cesare Cases. Era nato a Milano nel 1920. Se oggi in Italia possiamo leggere Lukács, Benjamin, Horkheimer, Adorno lo dobbiamo anche a lui.
Fausto Bertinotti interviene sui Pacs: ‟Dobbiamo essere disponibili al compromesso e non spaccare per esempio l'Unione dividendoci tra chi vuole il matrimonio e chi è disposto a concedere (al massimo) i Patti civili di solidarietà”.
Una ricerca commissionata della Mars sostiene che il cioccolato può aiutare nella cura del diabete, degli infarti e delle malattie vascolari. Immediate le reazioni del mondo scientifico.
Per vincere la guerra contro il terrorismo, ‟falchi e colombe” devono rinunciare ai rispettivi pregiudizi, occorre ricordarsi che siamo tutti kuffar, cani infedeli, il termine con cui i siti Internet dei fondamentalisti ci insultano.
Deciso cambiamento di rotta da parte degli inquirenti nelle indagini sulle bombe di Sharm el Sheikh. I terroristi non sarebbero di nazionalità pakistana, ma farebbero parte del fondamentalismo islamico egiziano.
Ci sta che in una mattina d'estate uno o più imbecilli comincino a spargere la voce che l'acqua di Roma è stata avvelenata dai terroristi e una città in preda alla psicosi del "prossimo bersaglio" chiuda per due ore i rubinetti della ragione.
Storia di una ragazza di Rovigo che lavora a Roma, di un bagaglio ‟sospetto”, di un falso allarme bomba, di una stazione evacuata con urgenza e di varie negligenze burocratiche.
Chi sono i terroristi? Per il governo egiziano la cattura dei responsabili dell’attentato di Sharm El Sheikh sta diventando una sfida con il futuro. E prende sempre più quota la pista pachistana.
La lite Rai-Lega Calcio sull’acquisizione dei diritti televisivi mostra come sia pazzesco l’assetto del settore, che vede Adriano Galliani nella veste di venditore (come presidente di Lega) e potenziale compratore (come dirigente di Mediaset).
Il terrorismo ci mette di fronte a una radicale negazione della vita, che annienta attentatori e vittime. Guai se, in un impeto di reazione, ci lasciassimo coinvolgere in questa barbarie concedendo a tutti la licenza d’uccidere.
Il giorno dopo le bombe a Sharm el Sheikh, gli aeroporti italiani sono pieni di turisti pronti alla partenza per l’Egitto, confusi e indecisi sul da farsi. Poi arriva il fax della Farnesina che sconsiglia ufficialmente la partenza.
Secondo Oriana Fallaci l’Occidente è in guerra contro l'Islam, con cui è impossibile trattare perché non esistono islamici ‟moderati”, cioè pacifici, per colpa del Corano. Le sue non sono argomentazioni, ma semplici invettive.
Se si appartiene a categorie ‟oggettivamente” pericolose in base all'età, all'aspetto (cioè al colore della pelle) e all'abbigliamento si è automaticamente sospettabili e, in un momento di paranoia collettiva, si può essere abbattuti senza colpa.
L’Opa di Unipol su Bnl fa discutere. Unipol non dovrebbe prendere Bnl, si dice, perché nessuna assicurazione ha mai comprato una banca. Questo è vero in Italia, ma non all’estero dove l’hanno già fatto Ing e Allianz.
L'Italia, secondo le massime autorità dello Stato, è esposta a rischi gravissimi. E lo sarà finché non saranno cadute le ragioni che nel cuore e nella mente di decine di migliaia di islamici oggi giustificano il ricorso al terrorismo.
Il B29 Enola Gay è il bombardiere che trasportò nel suo ventre la bomba atomica di Hiroshima. Uccise 75.000 persone e, indirettamente, a causa delle radiazioni, altre 150.000. Il suo viaggio si è concluso nell’hangar museo di Washington.
Le prime indiscrezioni sull’attentato di Sharm El Sheikh: si pensa che l’obiettivo fossero gli italiani e che il piano dei terroristi sia parzialmente fallito a causa di circostanze impreviste. Due degli attentatori sarebbero ancora in vita.
Nel Medio Oriente ha preso piede una nuova generazione di fondamentalisti che le invasioni, le torture e le repressioni senza legittimazione hanno reso più numerosa, spericolata e seduttiva. Si è così aperta una stagione di disillusioni e autobombe.
Marc Andreesen aveva poco più di vent´anni quando la sua "creatura", Netscape, sbancò Wall Street regalandogli la copertina di ‟Time”. Guadagnò cinquanta milioni di dollari in un giorno. Poi lo scontro con Microsoft diede inizio alla crisi.