Il «grande centro». Hanno giurato ieri il premier incaricato Singh e i suoi ministri. Il Congresso torna a guidare l'India, con un programma di crescita e di welfare.
Un'organizzazione di legali di Montgomery, nell'Alabama, sta facendo a pezzi con cause miliardarie i gruppi razzisti più virulenti e pericolosi del "Vecchio Sud" e di tutta l'America. E ha già subito decine di attentati.
Viaggio a Columbus, città in cui dai campi di cotone con annessa filanda si è passati ai soldi del ministero della difesa. Una società che conserva quasi intatto il razzismo di un tempo. E nella memoria c'è ancora il genocidio dei pellerossa.
Centinaia di famiglie di contadini tribali stanno occupando una zona di foresta degradata appartenente al demanio pubblico. Per proteestare contro l’innalzamento della diga di Sardar Sarovar.
A New Delhi il premier incaricato Manmohan Singh annuncia le sue priorità: la pace col Pakistan, ricostruire il "tessuto laico" dell'India, e instaurare un welfare state.
Analisi di Mediobanca sulla variazione negli ultimi dieci anni degli assetti proprietari nelle società quotate. Il passo indietro del pubblico dopo le privatizzazioni e l'avvento di poche famiglie private ma con investimenti minimi.
India, la leader del Congresso rinuncia tra lo sconcerto dei suoi: attaccata come «straniera», non vuole indebolire il suo governo. Sarà premier Manmohan Singh, artefice delle prime riforme. La Borsa risale.
Partecipiamo a una occupazione militare dell'Iraq in cui i nostri soldati uccidono e vengono uccisi, ma chi ci governa non sa ancora se si tratti di una guerra o di una pacificazione.
A distanza di quasi mezzo secolo dai Padroni del vapore di Ernesto Rossi, parte l´inchiesta di Mucchetti Licenziare i padroni?. Grandi coglioni a volte, privilegiati sempre.
Nozze gay a Boston. Non è strano che i reazionari americani, che dicono no ai trattati di Kyoto, torturano ad Abu Ghraib, censurano il film di Michael Moore sul presidente Bush e sostengono la pena di morte, diventino d'improvviso campioni di tolleranza?
Le popolazioni indigene, tribali e indiane del Suriname subiranno una catastrofe sociale e umana, oltre che ecologica, se lo stato si ostinerà a non riconoscere loro il diritto alla proprietà delle terre in cui vivono.
Dopo avere ottenuto ieri sera da Bush quello che Bush aveva già deciso da settimane, il presidente del Consiglio italiano potrà dire oggi, in Parlamento, che una "svolta" è avvenuta. E magari, come è il suo costume, attribuirsene il merito.
Scrivimi, o Maurizio, per air mail,/carta tua dai carnosi ozi di Cuba./Consuoni al Lider Maximo la tuba/Di un comunista dell’italian style./ Ma al modesto Tirreno invece ruba/Il dono tuo, negando oscuro il file,/anche una volta, che mi offristi; e, hai...
Storie di ordinaria violenza e morte nei campi profughi in Libano. Un giovane martire a Bagdad, un adolescente accoltellato per un programma tv e il suo assassino: il compagno di scuola.
Ho capito tutto quando sono arrivato in un villaggio da favola tra le montagne del Rif. Dove nel 1494 arabi ed ebrei hanno costruito una città insieme. Divisi solo dal colore.