Paolo Di Stefano e Tutti contenti: la presentazione e il reading

Paolo Di Stefano e Tutti contenti: la presentazione e il reading

La presentazione a Milano con la partecipazione di Ferruccio De Bortoli e di Giuliano Gramigna critico letterario del "Corriere". Letture di Anna Nogara. L'evento si è tenuto presso La Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano il 12 novembre 2003.

‟Niente Europa, siamo inglesi”. Intervista a Jonathan Coe

‟Niente Europa, siamo inglesi”. Intervista a Jonathan Coe

‟Per qualche ragione la letteratura americana non mi ha mai interessato più di tanto. Nella tradizione letteraria europea trovo ci sia più ironia, più consapevolezza del romanzo come artefatto letterario. È una tradizione che interroga continuamente se stessa: per questo è affascinante. (…) La vita inglese è insulare ed è ossessionata dalla proprie referenze culturali, e queste ultime non è che poi siano così tanto accessibili ai lettori di altri paesi. Pertanto, correndo il rischio di perder per strada un po’ dei sapori della mia terra, oggi cerco di non mettere nei miei romanzi troppi riferimenti alla cultura popolare britannica in senso stretto, tipo certi nostri personaggi televisivi poco noti all’estero. ‟

Gli eroi a volte ritornano: Circolo chiuso di Jonathan Coe

Gli eroi a volte ritornano: Circolo chiuso di Jonathan Coe

A volte ritornano. Ulisse; Tom Sawyer e Huckleberry Finn; D’Artagnan e i tre moschettieri: gli eroi che abbiamo amato in un libro, e che ritroviamo nel suo seguito, magari vent’anni dopo. Di questo particolare club letterario entrano a far parte i protagonisti di La banda dei brocchi, il romanzo dolce-amaro di Jonathan Coe su un gruppo di giovani amici nella Gran Bretagna degli anni Settanta, che tornano a incrociare i loro destini in Il circolo chiuso, romanzo più amaro che dolce sull’odierno Regno Unito, alle prese con Blair, l’11 settembre, la guerra in Iraq, la globalizzazione. Il successo della prima parte aveva consacrato Coe come il narratore inglese simbolo della sua generazione: l’intellettuale di sinistra della media borghesia, l’idealista deluso, in bilico tra sogni e sensi di colpa. Accolto l’anno scorso a Londra da unanimi plausi della critica, Circolo chiuso è il proseguimento di quella storia, ma può essere letto anche come terzo episodio di una trilogia sulla moderna Inghilterra se si considera pure La famiglia Winshaw, il grande romanzo sugli anni Ottanta e l’era Thatcher con cui lo scrittore si rivelò. Come i suoi personaggi, Coe è invecchiato e ha messo su famiglia: sposato, con due figlie, a 43 anni ha raggiunto quella che un tempo si chiamava "la mezza età". Ma non la dimostra: ha piuttosto l’aspetto dell’eterno ragazzo, dell’ex-compagno di scuola a cui ti viene da dire, rincontrandolo dopo lungo tempo, "non sei cambiato per niente".

”Non è terrorismo è povertà”. Intervista al premio Nobel Muhammed Yunus

”Non è terrorismo è povertà”. Intervista al premio Nobel Muhammed Yunus

Per ora c’è il nome del partito: ‟Nagorik shakty”, in bengali ‟potere ai cittadini”. Dice che si ispirerà ai valori del microcredito e che se deciderà di guidarlo in prima persona allora si candiderà alle presidenziali. Sul suo destino Muhammed Yunus è diplomatico: ‟Sto riflettendo”.