Michele Serra presenta Tutti i santi giorni

Michele Serra presenta Tutti i santi giorni

Un’intervista video a Michele Serra sui sette anni dell’‟Amaca”, la rubrica che pubblica ‟tutti i santi giorni” su ‟Repubblica”, e sul libro che ne raccoglie un’accurata selezione.

Intervista a Marcela Serrano su Arrivederci piccole donne

Intervista a Marcela Serrano su Arrivederci piccole donne

Perché ha scritto Arrivederci piccole donne?
Il romanzo è una sorta di remake di Piccole donne di Louisa May Alcott. Forse può sembrare strana l’idea di rifarsi a un classico dell’Ottocento. In realtà, si tratta di una scelta particolare che ha origine nella mia adolescenza. Molte generazioni di donne, inclusa la mia, si sono formate su questo romanzo, per moltissime di noi quello della Alcott è stato il primo romanzo che abbiamo letto. Mentre i ragazzini si appassionavano le avventure di Salgari o Verne, noi sognavamo con le storie della Alcott. Il suo romanzo ha definito la nostra identità femminile, per tutta la vita. E quando ho riscoperto quanto fosse profondamente radicato in me, quando mi sono resa conto che la mia stessa vita letteraria era stata fortemente influenzata dal tema delle quattro sorelle March ho deciso di farle rivivere, trasportandole nel Ventesimo secolo a Santiago del Cile, nel mio paese e nella mia epoca. Volevo far rivivere nell’attualità le quattro piccole donne della mia infanzia. Per questo ho scritto il romanzo. [...]

Una lingua magica e sconosciuta: Budapest di Chico Buarque

Una lingua magica e sconosciuta: Budapest di Chico Buarque

"José Costa decide di lasciare il suo paese, proverà a dimenticare la sua lingua per imparare un'altra lingua e per dimenticare meglio la sua lingua e per fare ciò ha scelto la lingua più estranea a lui, l'ungherese, appunto. Prima di scrivere questo libro sapevo qualche parola di ungherese. Budapest è sempre una città un po' sognata, molto inventata. E' come uno prima di viaggiare che studia la mappa della città, le cartine stradali. Io lo faccio spesso, prima di viaggiare. A volte nemmeno faccio il viaggio. Lo preparo tanto, ma non lo faccio: guardo dov'è l'albergo, se c'è vicino un parco dove potrò camminare. Un tipo di viaggio tutto dentro alla stanza, e questo l'ho fatto anche con Budapest. Non ci sono andato, non ci sono mai stato. Mi sono procurato una guida turistica, qualche dizionario e ho voluto lasciare molto chiaro che non conoscessi bene Budapest. Per ambientare un romanzo a Budapest bisognerebbe starci almeno vent'anni. Leggo molti racconti di viaggio in qualche città. Uno ci va, ci rimane un po' di tempo e poi scrive, ma è sempre un po' superficiale perché c'è una falsa intimità che si crea con la città."

Manuel Vázquez  Montalbán presenta Millennio

Manuel Vázquez Montalbán presenta Millennio

Millennio non è solo l’ultima incredibile avventura dell’amato Pepe Carvalho ma anche, secondo il medesimo Montalbán, ‟un ansioso pellegrinaggio laico per un mondo sempre più ipocritamente religioso, nel quale vengono chiamati ogni giorno gli dei per giustificare guerre sante ed egemonie economico-militari”.
Manuel Vázquez Montalbán anticipa i temi del libro ad "Help".