Montalbán, la vita nei libri. Il ricordo di Manolo nelle parole  della sua amica e traduttrice Hado Lyria

Montalbán, la vita nei libri. Il ricordo di Manolo nelle parole della sua amica e traduttrice Hado Lyria

‟Viaggiava moltissimo, da sempre e con la famiglia. Ha visitato quasi tutti i luoghi descritti nei suoi libri e a volte scompariva per ore. Anche quando era molto famoso, trascorreva tanto tempo a parlare con la gente comune, a lungo, con sincero interesse. Infatti tutti gli raccontavano tutto. Era una grande ascoltatore e profondamente interessato alla vita quotidiana dei posti che visitava. Le ore di pace, le trascorreva nella sua casa di Gerona oppure in barca, infatti nella seconda parte di Millennio c'è la descrizione di una traversata dell'oceano in solitaria. Ormai lo sanno tutti che è nato nel barrio Chino e che è stato l'unico del suo quartiere da decenni e per decenni a essersi laureato. Era convinto che la sua genuina passione per il sapere lo avrebbe riscattato e, guidato da principi morali solidissimi, ha saputo usare quella volontà di riscatto sociale non in senso carrieristico, ma per dividere con altri quello che aveva imparato. Credo che lo sentisse come un impegno, un modo di riscattare tutto il barrio Chino, il quartiere degli sconfitti.”

Le voci di Tristano raccontate da Tabucchi. Intervista all’autore di Tristano muore

Le voci di Tristano raccontate da Tabucchi. Intervista all’autore di Tristano muore

La letteratura, come grande serbatoio in cui andremo tutti ad abitare, è quasi un aldilà che è qui tra noi, è il grande spazio della libertà. Se c'è un'erosione dello spazio della letteratura, una prospettiva totalitarista acquisisce più credibilità: sicuramente sarebbe un duro colpo, una vera mazzata alla libertà di essere e di pensare, uno strizzare la nostra anima. È qui che vedo il vero grande pericolo: nel divorare, erodere sempre più questo spazio di grande libertà che è la letteratura per creare degli alieni o degli omuncoli o comunque delle creature viventi molto remissive che consumano, nascono, vivono, muoiono, come fossero indirizzate verso la prospettiva di trasformarsi in vegetali.

Il ritorno di Jo. La Serrano riscrive un classico

Il ritorno di Jo. La Serrano riscrive un classico

‟Nel romanzo c'è una forte enfasi sulla storia del Cile, dove il golpe militare è un punto fermo, fa da spartiacque nella storia delle protagoniste. Ma mi interessava soprattutto raccontare della perdita di un mondo rurale, che ha a che fare con la mia infanzia. È come tornare a sentire le proprie radici, sapere di appartenere a un luogo in cui, peraltro, vivere oggi è un piccolo lusso. C'è un presidente socialista, la cultura è più importante che in passato, resta molto da fare ma si è sulla buona strada. Pinochet è un cadavere politico, di cui perfino la destra tenta di disfarsi, e del quale si occupa la giustizia. Il dolore, la rabbia, i morti restano e fanno parte delle nostre storie personali, ma da un punto di vista politico il paese è avanzato molto sulla strada della riconciliazione.”

Manuel Vázquez  Montalbán presenta Millennio

Manuel Vázquez Montalbán presenta Millennio

Millennio non è solo l’ultima incredibile avventura dell’amato Pepe Carvalho ma anche, secondo il medesimo Montalbán, ‟un ansioso pellegrinaggio laico per un mondo sempre più ipocritamente religioso, nel quale vengono chiamati ogni giorno gli dei per giustificare guerre sante ed egemonie economico-militari”.
Manuel Vázquez Montalbán anticipa i temi del libro ad "Help".