In nome dell’amore ai tempi dei kamikaze. Intervista a Amos Oz

In nome dell’amore ai tempi dei kamikaze. Intervista a Amos Oz

‟Non sono stanco della tragedia mediorientale, né di agire come attivista. Sono stanco di parlare da analista. Vedo che sia tra i palestinesi fanatici che tra gli israeliani fanatici esistono forti propensioni al suicidio. Su entrambi i versanti ci sono persone disposte a uccidere e a morire per ciò che, a loro modo di vedere, è più importante della vita stessa. E per un fanatico quasi tutto è più importante della vita. Il kamikaze, non va dimenticato, prima di ogni altra cosa è - donna o uomo che sia - un individuo con tendenze suicide. Essendo un fanatico, però, vuole portare altri con sé. D’altronde, lo slogan 'viva la muerte' non è stato inventato né in Israele né in Palestina”.

"Malato di letteratura, scrivo rubando parole". Intervista a Enrique Vila-Matas

"Malato di letteratura, scrivo rubando parole". Intervista a Enrique Vila-Matas

Parlo con Vila-Matas e alludo alla sua scrittura onnivora che si alimenta di materiali culturali, o meglio gioca a creare con questi un rapporto ambivalente di scambio. Una narrativa che predilige il viaggio senza meta, al quale oppone l'avventura della letteratura, unica soluzione all'assurdo della vita; un testo senza inizio e senza fine, costellato di citazioni e frammenti, echi e risonanze di vari autori, reinventati o riscritti in una sorta di operazione cannibalesca e speculare. Lo scrittore mi confessa che ama i suoi libri che nascono senza una storia precisa poiché in questo caso è la scrittura a determinarla: "Non ricordo chi ha scritto che la neve sarebbe assai monotona se Dio non avesse creato i corvi. Cosa dire allora delle pagine bianche? Be’, che possono essere silenziose e terrificanti quanto noiose, ma per fortuna chi scrive ha i tenebrosi corvi neri della scrittura a ricordargli che ogni libro è un'avventura". Intimistica o sperimentale, la sua prosa esibisce un citazionismo letterario (nomi di scrittori, eteronimi, versi e frammenti prosodici, ecc.) che colloca l'autore tra i giovani protagonisti di una narrativa di ambito mitteleuropeo o panamericano. A buon diritto Vila-Matas è oggi l'esponente di un romanzo formato da un substrato metaletterario che apre simultaneamente le pagine di un'immensa biblioteca; non a caso l'omaggio a Jorge Luis Borges nell’opera dell’autore catalano è manifesto e ricorrente.

Paolo Nori: un reading da Ente Nazionale della Cinematografia Popolare

Paolo Nori: un reading da Ente Nazionale della Cinematografia Popolare

Paolo Nori legge alcuni brani di Ente Nazionale della Cinematografia Popolare, ritratti di vite non illustri, dettagli minori, sfondi non abusati, che soli sanno ricreare il fascino e lo straniamento del viaggiatore.
Il reading si è svolto il 14 giugno del 2005 alla ‟Feltrinelli libri e musica” di Piazza Piemonte a Milano.

Erri De Luca presenta Solo andata

Erri De Luca presenta Solo andata

Il drammatico viaggio di un gruppo di emigranti clandestini verso i ‟porti del nord”. Un poema scabro, tragico, potente. Erri De Luca, in queste registrazioni audio, svela le motivazioni, i segreti di una prosa che va ‟troppo spesso a capo” e approfondisce altre tematiche che gli stanno particolarmente a cuore: il rapporto con la lingua italiana, con il dialetto, con la sua città, Napoli, e con la poesia.
La registrazione è avventuta il 20 giugno 2005, presso la Feltrinelli Libri Musica, in piazza Piemonte a Milano.