È San Pietro o La Mecca? Intervista a Umberto Galimberti

È San Pietro o La Mecca? Intervista a Umberto Galimberti

‟L’Italia è essenzialmente il Vaticano, che la struttura di base, la psicologia dell'italiano è a sfondo religioso. Per questo siamo poco democratici, ci piacciono i fascismi, le figure che li incarnano. La nostra matrice antropologica è profondamente religiosa. Ma è una religiosità di tipo infantile, proiettiva, mitica. Ha bisogno del grande uomo, del grande personaggio per commuoversi. Vedo qualche analogia tra l'affollarsi in migliaia a un concerto all'aperto di Vasco Rossi e andare in piazza San Pietro coi papa-boys. La metafora è l'adunata di massa, ben nota al comunismo e al fascismo. Alla massa si dà uno stimolo e subito reagisce. È qualcosa di molto primitivo […] l’Italia sconta il fatto di essere stato a lungo anticlericale, perché con il papa in Roma non è maturata una laicità come libertà di pensiero, ma una laicità antitetica. Un laicismo molto modesto."

Quirino Conti commenta il matrimonio tra Carlo e Camilla

Quirino Conti commenta il matrimonio tra Carlo e Camilla

"Un matrimonio, così come un funerale particolarmente simbolico fa emergere con evidenza i cambiamenti di stile. Nel caso in questione, però, gli inglesi sembrano imperturbabilmente fedeli allo stesso stile. Specie le signore con i loro sempre più improbabili cappellini. Piumati e non. Quando le telecamere zoomano sugli spettatori e poi tornano ai protagonisti - si capisce - che non siamo nella realtà. È una iperscrittura della realtà. Che è inespressiva, insignificante e grigia. Nella parafrasi si leggono molte più cose."

Marco Drago presenta e legge Zolle

Marco Drago presenta e legge Zolle

Marco Drago presenta e legge Zolle. Un bellissimo ritratto di gruppo. Una corsa dentro le smanie di affrancamento dall’immobilità sociale. Un dramma semiserio sull’incertezza del vivere.

Inge Feltrinelli su Diario in Bolivia

Inge Feltrinelli su Diario in Bolivia

Inge Feltrinelli, nell'occasione della riedizione del Diario in Bolivia di "Che" Guevara, racconta la nascita del libro e come fu scelta ed editata la celeberrima foto di Korda che andò in copertina. Un'immagine che ebbe una risonanza mondiale non solo in campo editoriale.