![Sanguineti: "Sms e chat non distruggono la poesia"](/media/copertina/quarta/88/9788807722288_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
Sanguineti: "Sms e chat non distruggono la poesia"
"Sono un gatto lupesco e laido e lieto", così
Edoardo Sanguineti si presenta ai lettori nella nuova raccolta di poesie, appena
pubblicata e di fresco premiata con il Premio Bagutta a Milano. "È
un'espressione che deriva da un componimento del Duecento italiano",
racconta il poeta genovese tra lo scrosciare di tazzine da caffè di un bar
sotto i portici del Carlo Felice e l'insistenza della pioggia che chiude la
vista oltre le vetrine.
"Ho scelto 'gatto lupesco' come titolo del libro perché questo animale di
fanta-zoologia di tradizione medioevale mi rappresenta bene, in modo
divertente". Settantadue anni da compiere nei prossimi giorni, una carriera
accademica conclusa da poco, una produzione poetica che si può inscrivere tra Laborintus
del 1956 e questa ultima fatica, Sanguineti amplia i suoi gesti con una
sigaretta che non fuma stretta tra le dita: "Il libro è un contenitore che
mette insieme i lavori degli ultimi vent'anni con in più circa cento pagine di
inediti. Le raccolte precedenti erano esaurite e questa si è rivelata anche
un'ottima occasione per rimetterle in circolazione tutte insieme".
Il libro racchiude i meccanismi più intimi della produzione di Sanguineti, dai
travestimenti di poesie celebri di Pascoli e Catullo alle cartoline, dai
componimenti occasionali nella sezione 'Poesie fuggitive' ai lavori contaminati
dagli emoticon e dei linguaggi delle nuove tecnologie: "Ho adottato questa
soluzione soprattutto nell'ultima poesia del libro, un modo per fare appello al
silenzio. Con gli emoticon ho inteso concludere un discorso, utilizzando questa
scrittura come un geroglifico che viene a surrogare la parola e a bruciarla, a
consumarla".
![Pino Cacucci presenta Nahui. Il video e le gallerie fotografiche](/media/copertina/quarta/64/9788807722264_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
Pino Cacucci presenta Nahui. Il video e le gallerie fotografiche
La storia di Carmen Mondragon, in arte Nahui Olin, la ‟più bella donna di Città del Messico quando a Città del Messico c’erano le più belle donne del mondo”, pittrice, poetessa, ispiratrice di artisti, protagonista della stagione più calda della storia messicana. Una donna che si arrende solo davanti alla follia e prima di cadere nell’oblio lascia dietro di sé una scia di fuoco, di leggenda, di intelligenza, di disperata vitalità. Il video di Cacucci e le gallerie fotografiche.
![‟Dalla parte delle bambine” per crescere belle persone. Intervista a Loredana Lipperini](/media/copertina/quarta/41/9788807722141_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
‟Dalla parte delle bambine” per crescere belle persone. Intervista a Loredana Lipperini
‟Si deve fare in modo che bambine e bambini cerchino una strada personale, e non seguano quella tracciata dalle immagini e dalle sollecitazioni che vengono loro forniti”.
![Ancora dalla parte delle bambine. Loredana Lipperini e la generazione del WinX-mondo](/media/copertina/quarta/41/9788807722141_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
Ancora dalla parte delle bambine. Loredana Lipperini e la generazione del WinX-mondo
Per capire Alice, occorre anche vedere il suo specchio. Come è possibile che che le ragazze che volevano diventare presidenti degli Stati Uniti abbiano partorito figlie che invece sognano di sculettare seminude al fianco di un rapper o di sposare un calciatore? A suonare la sveglia è Ancora dalla parte delle bambine, il nuovo libro di Loredana Lipperini, scrittrice e giornalista che collabora da anni alle pagine culturali de ‟La Repubblica” e de ‟Il Venerdi”, voce storica di Radio Tre e autrice di altri importanti contributi tra i quali ricordiamo in questa sede Generazione Pokemon, La notte dei blogger e Mozart in rock.