Cent’anni di storie incredibili e leggendarie: Ugo Cornia presenta in video  Le storie di mia zia

Cent’anni di storie incredibili e leggendarie: Ugo Cornia presenta in video Le storie di mia zia

Ugo Cornia filtra i racconti orali dell’amata zia e scrive la spassosa saga di una famiglia strampalata che abbraccia oltre cent’anni di storie incredibili e leggendarie: le ultime gioie del trisnonno Bartolomeo Ferrari e l’odio viscerale per il nemico di sempre, l’onorevole Marco Arturo Vicini; la zia Maria che parla con il fratello morto da tempo; la fastidiosa omonimia del padre con un uomo scomparso qualche anno prima; il miracolo del brodo della zia Bruna; la zia Filomena e il poeta corteggiatore… Il video.

Avventura, mistero e guerra nell'Afghanistan post talebani. Guido Rampoldi presenta in video La mendicante azzurra

Avventura, mistero e guerra nell'Afghanistan post talebani. Guido Rampoldi presenta in video La mendicante azzurra

Oliver lavora per le Nazioni Unite ed è in missione in Afghanistan. Il paese è in mano ai talebani, regna il caos e gli attentati suicidi sono all’ordine del giorno. Nix lo sa bene, è preparato, ma non è pronto all’incontro che sconvolge la sua vita…
Il romanzo del giornalista e inviato speciale del quotidiano ‟la Repubblica”.

Adolescenti in tribunale. Perché? Intervista a Mauro Grimoldi

Adolescenti in tribunale. Perché? Intervista a Mauro Grimoldi

Mauro Grimoldi, esperto di psicologia infantile e consulente presso il Tribunale dei minori di Brescia, nel suo Adolescenze estreme racconta il disagio giovanile, cercando di approfondire le cause della "devianza" senza inutili allarmismi.
‟L’adolescente delinquente è sempre la risultante delle sue caratteristiche personali e del tipo di esperienza sociale complessiva che ha fatto da bambino, non solo nell’ambito della famiglia. Di solito, comunque, i problemi nascono dall’insieme di due componenti: da un lato la tendenza alla ribellione, il bisogno di sfida e trasgressione tipico di questa fase della vita, dall’altro l’incapacità del ragazzo di affrontare le prime durezze della vita, le prime frustrazioni legate al non potere avere tutto quello che desidera. Una incapacità, questa, che spesso è il risultato dell’educazione offerta dalla cosiddetta famiglia affettiva, quella cioè che ha scelto come esclusiva regola il volersi bene, l’affetto, l’amore, e che regala al bambino un’infanzia protetta e ‘fa sentire al caldo’, impostando però anche le premesse di una fragilità narcisistica, di quell’incapacità a sopportare le frustrazioni di cui parlavamo prima. Non bisogna dunque confondere la tendenza alla ribellione, che è la premessa per potere esprimere la propria personalità in maniera libera, autonoma, per potersi emancipare emotivamente dai genitori, con l’atteggiamento infantile e narcisistico dell’adolescente bambino che non sopporta che qualcosa gli venga negato”.

Ma Jian: "La mia Pechino ormai sembra una città finta"

Ma Jian: "La mia Pechino ormai sembra una città finta"

La buona notizia è che Ma Jian è arrivato a casa mia, insieme con la sua compagna e traduttrice Flora Drew. Finché non li ho visti varcare la soglia ho avuto dei dubbi. Avendo letto la sua raccolta di racconti filo-tibetani Tira fuori la lingua, e il recentissimo Beijing Coma, il primo grande romanzo centrato sul massacro di Piazza Tienanmen, non pensavo che lo avrebbero fatto entrare durante le Olimpiadi.