“Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto.
Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.” - Cristina Torres Cáceres

Queste le parole della poesia condivisa da Elena Cecchettin, sorella di Giulia, tristemente al centro della cronaca delle ultime settimane in quanto ennesima vittima di un femminicidio perpetrato dall’ex fidanzato, Filippo Turetta.

Il 25 novembre la Giornata contro la violenza sulle donne è stato occasione di cortei e manifestazioni, in una mobilitazione generale che quest’anno è stata purtroppo quanto più necessaria. Dall’inizio del 2023, le vittime di femminicidio sono già 106 (una ogni tre giorni), indice di un problema endemico che affonda le proprie radici in una cultura patriarcale che oggettifica la donna e la spoglia del diritto di autodeterminarsi. Ci sono molte forme che la violenza sulle donne può assumere, dalla gelosia patologica al controllo di quello che la propria ragazza può fare o non fare, dire o non dire, indossare o non indossare: comportamenti e commenti che possono sembrare condannabili, certo, ma tutto sommato innocui e che invece sono il preludio a prevaricazioni fisiche e psicologiche ancora più gravi e preoccupanti.

Come dimostra il saggio E questo sarebbe amore?, che fin dal proprio provocatorio titolo ci aiuta a  riconoscere le spie di relazioni tossiche e le piste per allontanarsene, mettendo la parola fine alla violenza psicologica che si consuma al loro interno. Altro titolo emblematico Se fa male, non è amore una guida che spiega come chiudere relazioni infelici e potenzialmente pericolose.

Simonetta Agnello Hornby, attraverso ricordi personali e ancor più attraverso casi affrontati in veste di avvocato, ne Il male che si deve raccontare ha poi provato a raccontare il segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche in un libro che è un potente atto di denuncia. Andrea Melis invece ha scelto invece il mezzo poetico per parlare, tra i temi toccati all’interno di Piccole tracce di vita, anche di femminicidio.

L’inizio della storia delle discriminazioni ai danni del genere femminile si perde però nei secoli e spesso arriva a noi attraverso la voce del mito: la storica Eva Cantarella spiega in che modo, attraverso le voci di Parmenide, Ippocrate, Platone e Aristotele, la differenza di genere è stata costruita e codificata, fino a diventare un pilastro dell’ordine sociale e della cultura giuridica greca. Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca invece il suo passato per raccontarci le ragioni del suo femminismo, partendo dalle origini, dalla sua infanzia e adolescenza passate nella cornice di una rigida struttura patriarcale.

E per quanto riguarda le giovani generazioni? Sui social è diventato virale lo slogan Protect your daughter? Educate your son, esortando le famiglie a prendere parte attiva nel porre fine ai condizionamenti di genere e al maschilismo più tossico.

 La giovane età delle vittime dei più recenti casi di stupro e femminicidio non lascia infatti dubbi: lungi dall’essere un problema ormai superato, il sottotesto di violenza e prevaricazione insito nella matrice stessa del patriarcato interiorizzato non lascia indenni neppure le giovani generazioni. Per smontare questi meccanismi la soluzione è solo una: parlare con i ragazzi. Spiegare alle donne di domani che il loro consenso conta e agli uomini di domani che l’affetto non coincide mai con il possesso. Concita De Gregorio in Lettera a una ragazza del futuro firma un accorato appello alle nuove generazioni, mentre Stefano Rossi – anche in un utile podcast – spiega come accompagnare i ragazzi nella difficile età dell’adolescenza, fra fragilità e senso di inadeguatezza.

Se fa male, non è amore di Montse Barderi

Non ci sono ricette sicure per trovare il vero amore: amare ed essere amati, così come amare senza essere ricambiati, forse dipende dalla sorte. Ciononostante è necessario guardare in faccia il sentimento che vi ha reso immuni al senso di realtà! Montse Barderi, con grande s…

Bärbel Wardetzki

Bärbel Wardetzki (1952), dopo essersi laureata in Pedagogia e Psicologia, si è specializzata negli Stati Uniti in Terapia della Gestalt e dal 1992 opera presso il suo studio a Monaco. …