Il berlusconismo ha un nome antico: populismo. Che riesce nei paesi e nei tempi in cui le promesse possono essere mantenute alle spalle degli altri, con gli imperi, le economie coloniali...
La seconda generazione è per sua natura destinata alla rivolta: lo insegna la sociologia dell’immigrazione. Non è difficile intuire il perché: i figli degli affamati giunti da lontano in cerca di un lavoro non provano la stessa rassegnazione dei genitori
Il caos politico americano, quello che si trascina fra il fallimento del bushismo e una stagione elettorale troppo lunga, e che ha permesso la tragedia finanziaria, ci ha proposto l’inedito ‟numero” del candidato che scappa
Il premier annuncia lieto la perdurante esistenza di una "compagnia di bandiera". Ma non si capisce perché sia definibile compagnia di bandiera un’Alitalia ceduta a un manipolo di privati in sinergia con Lufthansa
È stato un inatteso conforto accorgerci, in questi giorni, che a sbrigare le faccende di Alitalia (e speriamo molte altre) non è stato Berlusconi, ma Gianni Letta, uomo il cui potere (grande) è comprovato dalla totale assenza dagli schermi televisivi
In quest’ora solenne per l’America e il mondo, l’esperienza di quasi mezzo secolo di dibattiti televisivi tra candidati alla presidenza ammonisce a guardarli per quello che sono davvero: non un duello di programmi politici, ma un concorso di bellezza
Ha ragione - senza se e senza ma - il ministro Maroni, che finalmente definisce correttamente lo stato della criminalità in Campania: "Guerra civile". Cioè - tecnicamente - guerra di una parte della popolazione di un paese contro un’altra
Che squallida, furba idea quella di pubblicare sul sito di Forza Italia la valanga di insulti e minacce a Berlusconi che molti italiani nevrastenici spediscono via Internet. Ogni personaggio pubblico ne riceve, e le cestina con un’alzata di spalle
"Una ragazza come tante, una ragazza unica. "Ho tanti sogni ma non ho il coraggio di realizzarli". Scopri la colonna sonora di Caro, inviaci la tua e commenta il conto alla rovescia di Federico su www.amore14.it
Si può essere più o meno legalitari, più o meno permissivi. Ma non c’è dubbio che le lievissime pene inflitte agli ultras napoletani che hanno trasformato una domenica di tutti nel loro palcoscenico di paranoia, fanno pensare tutto il peggio possibile
Colonia, 20 settembre: divieto di una manifestazione razzista. Venezia, 15 settembre, Gentilini all’annuale raduno della Lega: ‟Macché moschee, gli immigrati vadano a pregare e pisciare nel deserto”. Le storie parallele possono essere ingannevoli, ma
Il piano di salvataggio delle banche che hanno nei loro bilanci milioni di mutui inesigibili potrebbe essere votato già mercoledì 24 settembre dalla Camera dei rappresentanti ma potrebbe anche non vedere mai la luce.
Sepolta sotto il frastuono inconcludente della "guerra al terrore", e ignorata in campagna elettorale, un’altra disastrosa eredità della Presidenza Bush sta per cadere nel grembo del suo successore: la perdita dell’America Latina.
Ci spiegano che questo non è il 1929, e dunque possiamo contare sul fatto che negli Usa non ci saranno la fame e le disperate migrazioni interne di Furore, non tornerà Hitler, non invaderà la Polonia, eccetera. È già qualcosa
La più celebre sconosciuta di questa straordinaria stagione elettorale americana, Sarah Palin, sopravvive al primo contatto diretto con un’intervista televisiva e fa il suo bravo compitino da sei.
Con il passare dei giorni, il fatto che la signora Sarah Palin pratichi la caccia all’alce (presumo a mani nude) appare la sola nota gentile della sua personalità. È amante della guerra, creazionista, appassionata di schioppi, poco tollerante, poco colta
A Berlino c'è il museo del Checkpoint Charlie, il posto di controllo tra Ovest e Est, dove compare il cartello ‟State per lasciare il settore americano”. La finanza mondiale si sta comportando nello stesso modo: sta per lasciare il settore americano.
Sarebbe bello poter sposare la tesi di Pierluigi Battista e del Corriere, che coltivano il sogno "terzista" di un’Italia non più prigioniera di gabbie ideologiche. Il problema è che non si può farlo riavvolgendo il tappeto della storia repubblicana
Gli onorevoli Gasparri e Cicchitto appaiono quasi ogni sera nei telegiornali. Con una costanza non eguagliata da altri stakanovisti della dichiarazioncina serale: neppure dal lugubre Capezzone, che a volte salta il giro suppongo per ragioni di turn-over
Chissà se tra le "becchine della scuola" (come Libero definisce, con la consueta amabilità, le maestre che si oppongono alla Gelmini) ci sono anche le ottime e appassionate maestre che hanno fatto scuola ai miei figli