L´Europa di Freud e di Musil. Intervista a Péter Esterházy

L´Europa di Freud e di Musil. Intervista a Péter Esterházy

Budapest - Per Péter Esterházy il 4 aprile è stato un giorno speciale. Era l´anniversario della "liberazione" dell´Ungheria dai nazisti, il passaggio da una dittatura ad un regime ad opera delle truppe sovietiche: ma in Italia esce il suo Harmonia caelestis, e in Germania arriva già in libreria il romanzo successivo, Edizione corretta. La prima opera nei paesi di lingua tedesca è stata accolta come uno dei capolavori del secolo, riscuotendo un clamoroso successo. Attraverso la saga della nobile famiglia Esterházy, una delle più importanti e frondose dell´aristocrazia mitteleuropea, il matematico divenuto scrittore rilegge le vicende continentali degli ultimi 700 anni. Il secondo romanzo è centrato invece sulla recente scoperta, da parte dell´autore, dell´attività taciuta di suo padre: informatore dei servizi segreti russi. Proprio il misterioso equilibrio tra le grandezze e le miserie, tra una antica civiltà e le sue costanti tragedie, tra i sogni e le delusioni, rivela il punto di osservazione da cui guarda oggi le cronache del mondo quello che viene considerato uno degli intellettuali di riferimento dell´Europa centrale.

Ligabue presenta La neve se ne frega

Ligabue presenta La neve se ne frega

Ligabue in video e audio presenta un romanzo provocatorio, appassionato, generoso. Le registrazioni sono state effettuate a Milano presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano, il 30 aprile e il 5 maggio 2004.

‟Il mio futuro è un mondo senza bambini". Liga parla del suo primo romanzo.

‟Il mio futuro è un mondo senza bambini". Liga parla del suo primo romanzo.

Il romanzo è ambientato nel 2179, ma non sono amante del genere. Volevo raccontare uomini e donne che vivono al rovescio
Si nasce al contrario, secondo i dettami del "Piano Vidor" che governa il mondo. Si nasce a novant´anni, o a settantanove, come accade al protagonista del romanzo, e si ringiovanisce pian piano, fino alla fine della propria vita, quando si arriva ad essere piccoli e incoscienti.
L’idea è che la gente viva al rovescio, che abbia quindi una vita in crescendo, che giorno per giorno è sempre meglio. Una vita in cui non c´è bisogno di preoccuparsi del futuro perché sai com´è, nella quale hai il tuo mestiere, hai un numero di adultèri programmati, non c´è malattia o incidente che ti possano togliere di mezzo prima della tua morte prevista.

L’ombra del male e la giustizia nel tempo della crisi. Intervista a Salvatore Veca

L’ombra del male e la giustizia nel tempo della crisi. Intervista a Salvatore Veca

‟La prima parte del mio libro riguarda proprio il tentativo che ho portato avanti negli ultimi anni di pensare come sia possibile, in tempi così difficili, estendere i criteri del giudizio; quindi i criteri di giustizia dalla costellazione nazionale alla costellazione post nazionale, dai contesti interni alla grande arena della città del genere umano che oggi ci mostra orrore, crudeltà e barbarie come sempre, ma anche opportunità. Non perdere il senso delle possibilità è un mio ottimismo e uno dei miei slogan preferiti”.