Rwanda, vista su un genocidio. Intervista a Gil Courtemanche

Rwanda, vista su un genocidio. Intervista a Gil Courtemanche

Una domenica in piscina a Kigali era un appunto su un mio quaderno, scritto ai tempi in cui ero inviato in Rwanda nel 1992. L’ho ritrovato molto tempo dopo, quando la tragedia era ormai avvenuta, e avevo perso molti amici. A mano a mano è venuto il romanzo. Scriverlo è stato liberatorio. Ha significato restituire vita a persone morte, e ritrovare l’incanto di una terra che prima di conoscere l’infamia mi aveva dato tante emozioni. […]C’erano avvisaglie di una possibile tragedia, ma nessuno immaginava che l’efferatezza potesse arrivare a tanto. È paradossale, eppure il genocidio ruandese ha abilitato la cultura africana agli occhi del mondo. ‘Se sono capaci di tanto, allora sono intelligenti’: sono convinto che parte dell’occidente, nel momento stesso in cui scandalosamente ignorava la tragedia che stava avvenendo, ha pensato una cosa del genere. Io, come il protagonista del mio romanzo, del Rwanda mi ero innamorato. Perché per me, un paese sono le persone che vi incontro. E là ho incontrato gente per me importantissima.”

James Graham Ballard presenta in video Il mondo sommerso

James Graham Ballard presenta in video Il mondo sommerso

Una travolgente ed esclusiva videointervista su un libro che ha cambiato la natura della fantascienza, promuovendola a letteratura di serie A. L'intervista è stata girata a casa dell'autore a Shepperton, in salotto.

Sanguineti poeta globale

Sanguineti poeta globale

Edoardo Sanguineti si apre e parla di sé, dei suoi gusti e della sua vita. Un libro originale Mikrokosmos dove si vengono a conoscere aspetti inediti della sua vita. È un'antologia di poesie, densa di riferimenti culturali e storico-sociali come tutta la sua produzione letteraria. Però è arricchita da una biografia e dalle "risposte a un questionario" dove si viene a sapere, tra le altre cose, che uno degli intellettuali più significativi del Novecento italiano, da piccolo voleva fare il ballerino. Però, per sbaglio, gli venne diagnosticata una grave malattia cardiaca e dovette rinunciare al suo sogno. La cosa più cara per Sanguineti è la moglie Luciana e la sua paura più grande è il dolore fisico. Vorrebbe vivere nell'Africa nera e ama le aringhe crude. Del suo aspetto fisico non cambierebbe niente, "ognuno ha la faccia e il naso che si merita". I suoi poeti sono Lucrezio, Dante e Baudelaire. I film più amati, i primi tre di Buñuel. L'eroina? Rosa Luxemburg. Tutte informazioni che un attento lettore di Sanguineti sa già rintracciare nei suoi testi.

Che cantastorie quel giornalista! Intervista a Michele Loporcaro

Che cantastorie quel giornalista! Intervista a Michele Loporcaro

Se il linguaggio della tv ma anche dei quotidiani è un compendio di populismo, ammiccamenti, superficialità, questo dipende dal fatto che la stampa si è allontanata dai valori riassumibili nella formula del giornalismo come quarto potere e nell'idea della notizia come informazione. Suona come una condanna senza appello quella pronunciata in Cattive notizie. La retorica senza lumi dei mass media italiani, da Michele Loporcaro, 41 anni, romano, ordinario di linguistica romanza all'Università di Zurigo, autore di numerosi saggi pubblicati nel nostro paese e all'estero. È passando al microscopio tecnicamente, appunto, da linguista, la struttura narrativa dei testi giornalistici che Loporcaro arriva alle conclusioni severissime della sua originale analisi.