![L'Egitto di Al-Aswani: ‟Scrivendo romanzi combatto i fanatici”](/media/copertina/quarta/37/9788807722837_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
L'Egitto di Al-Aswani: ‟Scrivendo romanzi combatto i fanatici”
Ala Al-Aswani per 15 anni ha scritto articoli critici nei confronti del presidente Hosni Mubarak, che è al potere dal 1981. È membro dei Writers and Artists for Change’ e dei Doctors for Change’, all’interno del movimento di opposizione noto come Kifaya’(Basta’). A suo avviso la letteratura non cambia la situazione. Per avere la democrazia bisogna impegnarsi in un’azione politica diretta. Ma la letteratura cambia il lettore, insegna a essere meno ipercritici’. Il suo nuovo romanzo, Chicago (2007) , ha venduto più di 120.000 copie in arabo. Ambientato in un campus di Chicago ai giorni nostri, si ispira ai due anni passati dall’autore - negli Ottanta - all’Università dell’Illinois, dove era andato a studiare odontoiatria con una borsa di studio. Il libro rivolge la sua attenzione agli espatriati arabi, tra cui il poeta e studente di medicina Nagi, impegnato in un movimento per la democrazia. Attraverso personaggi come Salah, un intellettuale egiziano innamorato di una ebrea americana, e Shaymaa, una donna velata che mette in discussione le restrizioni sessuali della sua educazione, il romanzo affronta argomenti come il sesso extraconiugale, l’aborto e l’antisemitismo. Chicago è stato prima pubblicato a puntate su Al-Dustour’ (un giornale d’opposizione). Alcuni fanatici mi hanno insultato. Uno diceva che era inaccettabile per una donna velata avere una relazione fuori dal matrimonio. Ho risposto: è un romanzo, Shaymaa non rappresenta tutte le donne velate. Ma se non le piace il romanzo, perché lo legge?’.
![La voce di Bob Dylan.
Una spiegazione dell’America](/media/copertina/quarta/60/9788807722660_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
La voce di Bob Dylan. Una spiegazione dell’America
2001: Bob Dylan ha compiuto sessant’anni. È tempo di bilanci
sulla sua opera e sulla sua eredità. Questo di Alessandro Carrera è il primo studio italiano che considera l’opera di Bob Dylan nel contesto della sua cultura di provenienza. Un’inedita biografia intellettuale, un’esplorazione a tutto campo dei temi poetici, musicali, religiosi, politici e morali che animano la sua complessa produzione artistica.
![‟Io, che ho fatto scomparire il duce”. Intervista a Marco Archetti](/media/copertina/quarta/22/9788807722622_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
‟Io, che ho fatto scomparire il duce”. Intervista a Marco Archetti
Intervista a Marco Archetti, trentenne narratore e autore di Maggio splendeva in cui il protagonista ha il potere di far sparire con lo sguardo persone e oggetti. Un romanzo ambientato nel Ventennio e dalla trama intrigante.
![Nick Cave: ‟Io uccido Bunny Munro”. Un’intervista](/media/copertina/quarta/46/9788807722646_quarta.jpg.1920x1920_q75.jpg)
Nick Cave: ‟Io uccido Bunny Munro”. Un’intervista
‟In questa storia non c'è salvezza, non c'è redenzione. Non c'è perché non ce n'è bisogno. La redenzione è uno spettacolo a buon mercato che viene messo in scena nelle patetiche trasmissioni della Tv del pomeriggio. Non volevo scrivere una storia in cui il protagonista capisce qualcosa, si converte o baggianate del genere, non c'è una morale tra le righe. Volevo semplicemente che finisse tagliato a metà sul percorso, come accade alla maggior parte della gente, senza ulteriori possibilità. Per finali diversi rivolgersi a Hollvwood o al cristianesimo.”