La storia di un brutto anatroccolo adolescente… Giulia Villoresi presenta La Panzanella

La storia di un brutto anatroccolo adolescente… Giulia Villoresi presenta La Panzanella

‟Il male e il bene, il bello e il brutto, la paura e il dolore, l’insensatezza della vita. È tutta roba che si impara da piccoli. Poi si vive di rendita e di approfondimenti.”
Carlotta Cordelli – detta ‟la Gnoccolona”, classe 1984, discendenza fieramente partenopea e borghese, ambizioni dichiaratamente filosofico-letterarie, un magma di pensieri onirico e torrenziale – sente di non essere adatta alla vita, ma non per questo rinuncia a vivere…

Giulia Villoresi, ventiquattrenne romana, gestisce le pubbliche relazioni per La Lepre edizioni e scrive di cinema. Si sta specializzando in Storia Moderna.

La vedova Pinelli e l'invito di Napolitano. ‟Ora sulle stragi lo Stato apra i suoi armadi”

La vedova Pinelli e l'invito di Napolitano. ‟Ora sulle stragi lo Stato apra i suoi armadi”

‟Vogliamo la verità per stragi. Non chiedo solo per me… Un’idea me la sono fatta, ma ci vogliono le prove per dirla in pubblico. Lo Stato, se vuole, potrebbe fare un passettino in più. Sinora non ha messo a disposizione i suoi archivi, i suoi armadi con i fascicoli. Ma sono passati quarant’anni, il mondo è cambiato tantissimo, perciò dopo tante sofferenze, lo facciano. Mi piacerebbe un passo concreto, vero, logico e naturale, e cioè che cadesse ogni segreto sulla strage di piazza Fontana.”

Dicembre 1969: Piazza Fontana e la morte di Pinelli. Licia Pinelli e Piero Scaramucci presentano Una storia quasi soltanto mia. Guarda il video, ascolta e/o scarica l’intervista

Dicembre 1969: Piazza Fontana e la morte di Pinelli. Licia Pinelli e Piero Scaramucci presentano Una storia quasi soltanto mia. Guarda il video, ascolta e/o scarica l’intervista

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‟Non raggiungere la verità giudiziaria è una sconfitta dello Stato. È lo Stato che ha perso appunto perché non ha saputo colpire chi ha sbagliato. Perché in un modo o nell’altro, voglio dire direttamente o indirettamente, Pino è stato ucciso. E poi non è una questione di vincere o di perdere: semplicemente uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste.”
Licia Pinelli

Il 12 dicembre del 1969 con la strage di piazza Fontana a Milano si apre la cosiddetta, ‟strategia della tensione”, una stagione di attentati che per oltre un decennio insanguineranno l’Italia (Piazza della Loggia a Brescia, il treno Italicus, la bomba alla stazione di Bologna), una delle pagine più buie della nostra storia recente della quale non si è accertata ancora tutta la verità.
Della strage di Milano furono inizialmente accusati gli anarchici.
Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli muore, in circostanze mai chiarite, precipitando da una finestra della questura di Milano. Inizialmente si parlò di suicidio, ma subito cominciarono ad affacciarsi dubbi sulla versione data dalla questura.
Da quel momento comincia per Licia Pinelli una battaglia per la verità che dieci anni dopo racconterà, insieme a Piero Scaramucci, in Una storia quasi soltanto mia.
In occasione del ‟Giorno della Memoria”, il 9 maggio 2009, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio, in presenza di Licia Pinelli e degli altri familiari delle vittime del terrorismo, alla figura dell’innocente Giuseppe Pinelli, ‟che fu vittima due volte, prima di pesantissimi infondati sospetti e poi di un improvvisa assurda fine”.
Nel video e nella più approfondita intervista audio Licia Pinelli presenta insieme a Piero Scaramucci Una storia quasi soltanto mia.

"Fili", il nuovo spettacolo teatrale di Erri De Luca. Leggi l'intervista

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"È partito tutto da un'idea di due amici, Michele Francesco Afferrante e Riccardo Cavallo, che hanno voluto mettere in scena alcuni estratti dei miei libri. Gli attori in scena non si limiteranno a leggere perché si sono presi la briga di imparare a memoria queste parti. Sono estratti di racconti, uno dei quali è il 'Pannello'".
Erri De Luca, in questa intervista rilasciata a ‟affaritaliani.it”, parla di ‟Fili”, lo spettacolo che lo scrittore porta in scena insieme Gerolamo Alchieri, Alessio Caruso, Aurora De Luca e Nicola D'Eramo e del suo rapporto con il teatro.